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08.09.2010
Per rendere autentico il Vangelo della Carità
chiedo perdono ai poveri
Don Leandro Rossi
In occasione della FESTA PATRONALE di CADILANA
verrà commemorato l’ex parroco Don Leandro Rossi
e sarà inaugurata la via a lui intitolata.
Per rendere autentico il Vangelo della Carità
chiedo perdono ai poveri
La chiesa lodigiana cui appartengo non mi ha mollato, ma mi ha dato un incarico che si può tradurre così : l’avvocato dei poveri.
Di fronte alla chiesa lodigiana e italiana che si interrogano sul Vangelo della Carità, per poter essere io credibile nello svolgimento del mio compito, sento il bisogno di fare un pubblico esame di coscienza.
Chiedo, pertanto perdono ai poveri
1. Per aver difeso (come cattolico e come moralista) la proprietà privata dei ricchi che l’avevano, più del diritto ad accedere alla proprietà dei poveri, che non l’avevano. Non conoscendo i Padri della Chiesa che dicevano: “Se sei ricco, o sei ladro tu o lo sono stati i tuoi avi”.
2. Per non aver fatto autenticamente per tanto tempo l’opzione dei poveri, scambiando per retorica l’annuncio evangelico portato ai poveri, credendolo puramente consolatorio.
3. Per aver fatto la carità con degnazione, convinto di privarmi di qualcosa di mio, mentre non facevo che ritornare loro per giustizia quanto era stato loro sottratto
4. Per averli resi solo oggetto delle mie attività di beneficienza, invece di considerarli soggetti capaci di partecipare attivamente alla loro promozione umana e sociale.
5. Per aver pensato che la salvezza (nella Chiesa e nel mondo) venisse dall’alto, mentre viene dal basso: dai poveri come Cristo, dalle altre “pietre scartate che sono diventate testata d’angolo”.
6. Per non aver tratto tutte le deduzioni politiche dalla scelta preferenziale per i poveri, credendo di poter conciliare la scelta di centro, moderata, con l’opzione per loro. Con Don Milani dovrò dire anche politicamente: “non mi si può costringere a stare o con i poveri senza Dio, o con Dio senza i poveri”. Li debbo scegliere sinceramente entrambi, senza quadratura del cerchio.
7. Per tutte le volte che ho fatto l’avvocato dei poveri come un avvocato d’ufficio.
E fate festa quando chiudo i giorni terreni per passare ad altra vita, quella beata.
Borgonovo Val Tidone, 31.10.1995
Don Leandro Rossi
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