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26.03.2010
Aiutare le famiglie è aiutare l'Italia
don Chino Pezzoli
In visione delle elezioni regionali i candidati in competizione per la Presidenza mettono al centro la famiglia come soggetto attivo della società.
In visione delle elezioni regionali i candidati in competizione per la Presidenza mettono al centro la famiglia come soggetto attivo della società. Roberto Formigoni sottolinea che le famiglie sono oggi in difficoltà poiché ricevono messaggi contraddittori. Ribadisce il ruolo centrale del nucleo familiare che viene ritenuto il fondamento della società, la struttura indispensabile che accompagna l’evoluzione e il cambiamento delle persone. Sì caro Roberto, la famiglia è la prima comunità e forma di aggregazione umana, in cui la persona nasce e cresce: la famiglia esprime il valore affettivo del nucleo familiare che si afferma dinamicamente attraverso il rapporto della coppia, la relazione educativa con i figli e la responsabilità sulla loro riuscita. Dall’altra parte, ai genitori, viene fortemente ridotto lo spazio di azione e, di conseguenza, l'efficacia del loro compito, per una molteplicità di motivi: la concorrenza dei mass-media, l’attrattiva di modelli comportamentali proposti dal consumismo, il fascino di stili di vita distorti e devianti, lo scarso riconoscimento sociale del proprio ruolo, il venir meno del senso dei progetti educativi che qualificano la vita. La famiglia è spesso disorientata e impotente di fronte ai figli che crescono, perché non si sente di fatto convalidata come realtà sociale, politica ed è abbandonata a se stessa nella concreta e quotidiana fatica delle responsabilità formative, morali, economiche. I genitori si sentono soli e non legittimati in questo ruolo. Non si permette alle famiglie che si aggregano di rappresentare la "collettività", portatrice di istanze specifiche; piuttosto la famiglia è troppo spesso considerata una realtà privata. I genitori sono considerati "numeri" nella società: sul posto di lavoro, per le burocrazie, nelle istituzioni in genere. L’essere genitori e vivere in una famiglia è considerato irrilevante. Non esiste poi una reale politica a favore delle famiglie. Raramente si danno sostegni economici o si organizzano strutture di supporto per l’educazione dei figli. Ci sono scarse occasioni di confronto tra i genitori sui comportamenti da tenere. I profondi mutamenti culturali e sociali, la complessità dei problemi e la mancanza di riferimenti etici, trovano i genitori spesso scoraggiati e inadeguati ad assolvere il loro ruolo. Le nostre famiglie quindi sono costrette a ridisegnare le forme, le modalità e i significati delle loro proposte, sollecitate da esigenze e da bisogni nuovi, sempre più complessi. Credo che sia urgente mettere al centro la famiglia, non solo nei programmi elettorali, ma nella politica di ogni giorno. Del resto il Presidente Formigoni sostiene, nei suoi interventi, che la politica è vita. e vuole non abbandonare le nuove coppie alla casualità, in un momento di profondi cambiamenti. I genitori vanno sostenuti, supportarti nelle fasi più critiche di una missione che va riconosciuta come impegnativa e fondamentale per la società stessa e in particolare per garantire ai figli un futuro sereno, ordinato, partecipativo. La maggiore consapevolezza educativa dei genitori può senza dubbio avere una forte incidenza sulla società, facendo maturare nuove consapevolezze e promuovendo nuovi comportamenti. In questa ottica, per i genitori diventano importanti gli incontri proposti dalle scuole, i percorsi formativi offerti dalle parrocchie, i dibattiti organizzati nella società civile. I genitori che vogliono essere educatori sensibili e partecipi hanno spesso l’impressione di vivere in una cultura che nega ciò che essi propongono e persino ridicolizza quei valori che noi riteniamo importanti. Secondo la cultura dominante, tra le quattro mura domestiche si assolvono unicamente le esigenze affettive. Non si vuole ammettere che la famiglia è il fondamento anche della vita sociale, in quanto è in questo contesto che si apprendono le regole della partecipazione e convivenza. Sì, ciò che fa crescere la famiglia fa crescere anche il Paese.
Da "Il Giornale" venerdì 26 marzo 2010
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