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26.03.2009
Progetto “start” della comunità terapeutica kairos di famiglia nuova
Il progetto start è partito da un presupposto semplice, quello di integrare il servizio ambulatoriale con la tecnica del servizio residenziale, per esplorare la possibilità di una continuità terapeutica alla persona altrimenti frammentaria.

Il progetto ha previsto l’attivazione all’interno della comunità terapeutica di un ambulatorio sanitario per la gestione dei pazienti residenziali. Si è costituita una equipe multidisciplinare a forte valenza sanitaria la quale si è integrata con l’equipe già presente nella struttura comunitaria.

La progettualità ha dato la possibilità di attivare delle strategie di cura nuove per il contesto di C.T.
Le quali azioni hanno rilevato la necessità di un intervento ad alta integrazione dei due servizi in quanto la nuova tipologia di utenza richiede una più specifica risposta sanitaria alle proprie esigenze. Il dato che emerge è che il profilo dell’utente che accede ad un programma residenziale è di una persona molto compromessa sul piano delle proprie risorse personali, con una forte componente di processi di cura con farmaci sostitutivi (metadone buprenorfina) o farmaci a valenza psichiatrica, pazienti di questo tipo difficilmente riescono ad avere beneficio con un esclusivo trattamento psico-sociale residenziale.

Start ha saputo dare risposte concrete a queste persone accogliendole in un luogo in cui contestualizzare la loro sofferenza ed essere seguiti sul piano della ripresa delle funzioni residue e nello stesso tempo essere monitorati per le cure farmacologiche sostitutive più la consulenza psichiatrica, necessaria per l’impostazione delle terapie.

L’ambulatorio interno oltre le azioni specifiche sanitarie ha svolto opera di formazione per gli utenti sulle malattie collaterali alla dipendenza, ha facilitato la prosecuzione di terapie già impostate da altri servizi, ha potuto intervenire tempestivamente nella modulazione di terapie per salvaguardare il bisogno dell’utente.

Attività di auricolareterapia nel progetto start

L’AGOPUNTURA AURICOLARE (agopuntura utilizzando solo i padiglioni auricolari) nasce in Cina tra il 400 e il 500 A.C. ed ha una storia millenaria di applicazione.
Questa tecnica viene oggi utilizzata per il trattamento di molte patologie, poiché sull’orecchio vi è la rappresentazione somatototopica di tutto il corpo umano (omuncolo in posizione fetale con la testa rivolta verso il basso).
Negli stati Uniti è stata Introdotta a partire dal 1975, come terapia di disuassefazione delle sostanze d’abuso e si è dimostrata efficace sia nel risolvere sintomi astinenziali, quali dolori, insonnia e ansia, sia nel controllo del Craving.
Sulla scia dell’esperienza americana, Il trattamento mediante agopuntura auricolare è ormai utilizzato da quasi dieci anni anche nei servizi pubblici per le tossicodipendenze italiani.
Tutti gli studi osservazionali prodotti in Italia e all’estero, riconoscono all’agopuntura auricolare una interessante ruolo soprattutto nel contenimento del craving e nella riduzione della disforia indotta dall’astinenza da sostanze psicoattive, nonché una riduzione della sintomatologia ansiosa ed un miglioramento della qualità del sonno.

Meccanismo d’azione
Utilizzo della auricoloterapia prevede il posizionamento in sede auricolare bilateralmente di cinque aghi nei punti denominati shenmen, polmoni, reni, fegato, sistema nervoso autonomo, in un setting di gruppo.
La stimolazione di questi particolari punti sembra determinare il rilascio di “endorfine” che contribuisce ad aiutare i pazienti a controllare meglio il craving , l’ansia, l’umore e a migliorare la qualità del sonno.
I punti utilizzati in particolare sono
1) SHENMEN (porta dello spirito)
Tratta l'ansia e la depressione. Migliora la circolazione dell'addome inferiore.
2) SIMPATICO
Riequilibra le funzioni del sistema simpatico. Regola la frequenza cardiaca.
3) RENE
Il rene (e surrene) e il depositario dell'energia congenita ed immagazzina questa energia nelle ossa e nel midollo. La sua stimolazione regolarizza digestione e metabolismo, stimola “l’energia di base".
4) FEGATO
Agisce su tremori, convulsioni, agitazione psicomotoria.
Il fegato inoltre secondo la Medicina Cinese si associa alla rabbia sia espressa che inespressa.
5) POLMONE
La stimolazione di questo punto favorisce l'ossigenazione e l'eliminazione tramite l'intestino ed il sudore dei prodotti di degradazione. Anche il polmone è associato ad un’emozione, in particolare la tristezza ed il lutto.
SCOPO DEL TRATTAMENTO: Fornire sollievo immediato alle condizioni di stress da adattamento all’ambiente comunitario, particolarmente accentuate nel primo periodo e agevolare quindi l’adattamento dei pazienti alla struttura contenere l’ansia migliorare il sonno fornire un supporto non farmacologico durante lo scalaggio delle terapia farmacologiche sostitutive (metadone cloridrato, Buprenorfina); supporto che presenta l’enorme vantaggio di non avere effetti collaterali e/o tossicità, da non trascurare nei pazienti tossicodipendente spesso portatori di epatopatie croniche.
CRITERI DI ESCLUSIONE
Sono stati esclusi dal trattamento: pazienti con psicopatologia non compatibile con il setting in cui si svolge la metodica (disturbo psicotico, delirante ecc..) pazienti epilettici
MATERIALI E METODI:Nel periodo luglio 2005 febbraio 2006 dopo valutazione medica sono stati arruolati 16 pazienti:
12 pazienti con diagnosi di dipendenza da oppiacei in terapia agonista (metadone cloridrato)
3 pazienti con diagnosi di dipendenza da cocaina , 1 paziente con dipendenza da alcool in terapia con GHB
Le sedute, della durata di 45 minuti, sono state condotte 1 volta a settimana, (compatibilmente con la presenza del personale sanitario presente in struttura in concomitanza dell’ambulatorio medico specialistico per tossicodipendenza).
il gruppo di trattamento non era omogeneo o fisso ma consentiva a persone nuove di entrare in terapia in qualsiasi stadio o momento
15 pazienti assumevano farmaci ansiolitici (benzodiazepine) e stabilizzatori dell’umore
1 paziente non assumeva terapie ansiolitiche e/o antidepressive sebbene prescritte dal medico che aveva evidenziato il tono dell’umore lievemente deflesso e sintomatologia ansiosa
RISULTATI: 4 pazienti hanno abbandonato il trattamento dopo qualche seduta.
La quasi totalità dei pazienti (75%) ha riferito un miglioramento soggettivo della sintomatologia clinica correlabile sia alla diminuizione dello stato di ansia, sia al miglioramento del tono dell’umore, oltre che un riequilibrio del ritmo sonno-veglia. Il tutto oggettivabile con il netto calo delle terapie ansiolitiche, ipnotiche e antidepressive.
83% dei pazienti in trattamento sostitutivo a scalare, che ha portato a termine il programma di agopuntura auricolare, non ha avuto sintomi astinenziali pertanto non si è reso necessario alcun farmaco sintomatico.
CONCLUSIONI
La comparsa di effetti psichici/fisici che si verifica entro 15 minuti dal posizionamento degli aghi,in seguito al rilascio delle endorfine, favorisce una condizione di benessere correlata alla riduzione dell’ansia. La maggior consapevolezza del raggiungimento di uno stato di benessere aumenta la fiducia nelle proprie capacità, permette di migliorare i rapporti interpersonali (favoriti dal setting di gruppo), facilitando l’adesione al programma terapeutico residenziale e la collaborazione con gli operatori.
Responsabile progetto: Mattioni Marchetti Maurizio

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