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14.02.2011
Gli anziani in pullman al casinò
una notte per giocarsi la pensione
di JENNER MELETTI
Viaggio sul bus che, una volta al mese, dall'Emilia Romagna porta gli over 60 a Nova Gorica. il miraggio del guadagno facile prende per la gola gli anziani. (pubblicato da Repubblica)
NOVA GORICA - "Ma lei non lo prende il gratìn, il gratta e vinci? Per avere fortuna, le mani bisogna scaldarle subito". Area di servizio Calstorta sud, sulla Venezia-Trieste. Prima sosta per il pullman dei nonni che vanno a giocarsi la pensione al casinò in Slovenia. "Con il gratìn non ho vinto niente - dice Ida, pensionata in trasferta - e questo non è un bel segno". Ma l'avventura deve ancora cominciare e sul pullman extralusso c'è allegria. Davanti c'è una notte al casinò Perla, sognando che la pallina della roulette si fermi sul tuo numero, che la slot machine si metta a suonare e annunci ai giocatori vicini, pieni di invidia, che hai vinto centomila euro; che il banco del poker ti regali una scala reale... Dicono che da vecchi si torna bambini e stavolta al Paese dei Balocchi si arriva in corriera. "Bisogna usare la testa - ammonisce Alessio, 72 anni, una vita passata a coltivare campi - altrimenti ti puoi fare del male. Ma se non superi il budget che ti puoi permettere, se quando perdi non ti metti a raddoppiare la posta fino a quando non sei rovinato, allora ti puoi anche divertire".
Partenza da Concordia alle 14, ci si ferma a Mirandola, Poggio Rusco, Sermide per raccogliere altri aspiranti milionari. Viaggi in corriera o treno si facevano anche una volta, in queste terre piatte fra il modenese e il mantovano, ma le mamme delle "ragazze" che oggi vanno al casinò allora partivano per le risaie di Vercelli. "Io sono qui - racconta E., 68 anni
- per la prima volta. Con soli 20 euro ti portano fino là, ti offrono la cena, ti fanno entrare al casinò. In fin dei conti, sarà un sabato sera diverso". Quattro pullman al mese, quelli organizzati dalla Furgytour di Pegognaga. "Abbiamo iniziato nel 2004 - dice Ilaria Furgeri, titolare dell'agenzia assieme al padre Gianni, che oggi è l'autista - proprio con i viaggi a Nova Gorica. Il primo giovedì di ogni mese partiamo con due pullman. Fino a tre mesi fa era solo uno ma adesso abbiamo raddoppiato. Meno soldi ci sono in giro, più la gente tenta la fortuna. Sono tutti pensionati, i nostri clienti. Spero che stiano attenti, che non spendano troppo. Ma il casino Perla è il grande d'Europa, quando sono là dentro non riusciamo certo a seguirli".
Solo 15 euro, per le partenze del giovedì. Vengono in mente le gite delle pentole, quando con 5 mila lire ti portavano un'ora al lago di Garda dopo averti tenuto sei ore seduto in un ristorante a venderti tegami e coperte di lana Merinos. "Certo i nostri prezzi sono bassi perché abbiamo un contratto con il casinò. Come potremmo con una cifra così bassa offrire viaggio, cena e assicurazione?". Insomma, la rete è gettata e noi sul pullman ci sentiamo un po' i pesci in attesa. "Abbiamo agenzie collegate con noi - dice Susana Pavlin, del gruppo Hit, che gestisce i casinò di Nova Gorica - in Friuli, Lombardia, Veneto ed Emilia. Adesso stiamo partendo anche l'Abruzzo. Già adesso dall'Italia arrivano mille pullman all'anno. Gli anziani non guidano volentieri, noi andiamo a prenderli".
"Siamo arrivati, a tutti buona fortuna". "No, non si dice così. Al massimo in bocca al lupo". Si è trattati bene, nel grande casinò. Per tutti, una "Privilege card", che promette "più gioco, più premi, più privilegi". Quando giochi, ti offrono da bere gratis. Cena alla 19, al self service. Maccheroni e risotto, hamburger e patate... "No, la verdura no, non è compresa". A un tavolo ci sono Alberto, Sira, Assunta, Laura, tutti neofiti. "Al sabato andiamo sempre a ballare al Jolly di Roncoferrara, siamo venuti a vedere cosa succede qui". In un altro tavolo, gli habitué. Non hanno molta voglia di parlare. In fondo, si tratta di soldi e ognuno si deve fare gli interessi suoi. Ma Elvino ed Ida, da Poggio Rusco, non hanno nulla da nascondere. "Guardi, qui si gioca e si perde, quasi sempre. Se qualcuno vince, lo dice a tutti. Se perde, dice che ha pareggiato. Ma poi, in confidenza, sai che qualcuno si rovina davvero. Se sei un pensionato e perdi 1.500 euro in una sera, è un bel dramma. E noi sappiamo che queste cose sono successe e succedono. I nostri figli sanno che siamo qui, ma preferirebbero che fossimo a cena con gli amici. Ma noi veniamo qui con tot soldi e cerchiamo di non perderli tutti".
Il casinò è un labirinto di slot machine. Sembra davvero il Paese dei Balocchi. Diamond Quenn, Cleopatra, Twin Win, Abracadabra... Su ogni macchinetta, la cifra promessa al momento: 9.083 euro, 16.372 euro... Ogni clic costa da 1 cent e 2 euro. Ma a perdere 50 euro bastano pochi minuti. Mai credere a un giocatore - sia pure dilettante - di casinò. "Guardi, ho già perso 75 euro. Adesso mi faccio una giocata al Bingo e poi basta". Ma lo vedi un'ora più tardi alla roulette dove la giocata minima è di 2 euro e la massima di 200. Vedi un altro che ci prova al Double Deck, minimo 20, massimo 500 euro. Quasi tutti italiani, le migliaia di giocatori, e a loro non si fa mancare nulla. La partita Roma - Napoli sugli schermi, e poi l'invito all'arena, con la "sfilata di intimo" che - dice l'annunciatrice - "ai maschietti piace tanto".
Appuntamento alle 2 nella grande hall e qui nessuno parla, e non solo per stanchezza. Dialoghi sottovoce. "Come ti è andata?". "Parliamo d'altro". "Andiamo via proprio adesso che la macchinetta buttava bene?". Tutti sul pullman, mentre continuano ad arrivare le Bmw da Treviso e Parma, con i boys che aprono la portiera e vanno a portare l'auto nel parcheggio. Non c'è nebbia, solo pioggia. Le fermate a Sermide e Poggio Rusco. L'arrivo a Concordia, alle sei e un quarto. Sedici ore fa, alla partenza, un uomo cattivo, vedendo arrivare il pullman, davanti al bar Luciana aveva detto: "Ecco la corriera dei polli". Per fortuna c'è ancora buio. E il bar è chiuso.
(14 febbraio 2011)
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